giovedì 19 gennaio 2012

Jan Palach Eroe contro il comunismo!

"... quando ciascuno ebbe tinta la mano, quando quel fumo si sparse lontano, Jan Hus di nuovo sul rogo bruciava all'orizzonte del cielo di Praga"

Con queste parole Francesco Guccini nella canzone Primavera di Praga volle ricordare un gesto estremo che oggi in Italia e in Europa pochi conoscono. Il gesto fu quello di Jan Palach, giovane studente cecoslovacco che il 19 Gennaio del 1969 si cosparse il corpo di benzina e si diede fuoco in Piazza San Venceslao, al centro di Praga. Un ragazzo di ventuno anni che, come tanti suoi coetani, aveva visto nella fase riformista della cosiddetta Primavera di Praga un'occasione per una maggiore possibilità di espressione e per un maggior rispetto dei diritti di libertà. Non fu così. I Carri Armati Sovietici occuparono la Cecoslovacchia e così distrussero quello che per tanti poteva essere un sogno. Palach era uno studente come noi, con tante idee e tanti progetti, la cui unica colpa era quella di volere esprimere le sue opinioni in contrasto con un regime nel cui le opinioni non potevano e non dovevano esistere. Jan Palach, arrivò a questo gesto estremo per testimoniare il suo desiderio di combattere ogni tipo di oppressione, ogni tipo di dittatura (seppur mascherata), ed è diventato per gli allori anti-sovietici un eroe e un martire. Oggi, molte associazioni studentesche, anche di sinistra, lo ricordano come una persona morta in nome dei suoi ideali, e non sono pochi i circoli di giovani dedicati a Jan Palach. Oggi non possiamo che guardare con ammirazione il coraggio di un giovane, che con la sola forza delle idee cercò di combattere anche i carri armati e i fucili. 

Un grande esempio che non può e non dovrà essere mai dimenticato.


Anthony La Malfa