mercoledì 21 ottobre 2015

Riflessioni post alluvione.

Sono i giorni della disperazione e del dolore,sono i giorni di chi ha perso i tanti sacrifici fatti da anni di duro lavoro nelle campagne di bastione, lavoro che ha segnato i corpi e la vita dei nostri amici , dei nostri parenti,oggi non hanno più la casa, i ricordi, gli effetti personali,hanno perso tutto.
Quella maledetta mattina è stata segnata dal grido di aiuto e di disperazione della gente che ancora echeggia nelle nostre orecchie ,da Rosa aggrappata ad un palo per non essere trascinata dalle acque del mela, dall'amico Ciccio avanti negli anni che cerca di salvarsi e salvare l'anziana moglie lasciando perdere anni di storia vissuta nella sua umile casa e Franco e poi Peppino, Felice, Maruzza, Nino,Carmela e tanti altri e poi le grida e i pianti dei bambini.
Ognuno gridava per fare sentire la propria voce coperta dal rumore violento dell'acqua e dal fango e dalla distruzione di ogni cosa, per farsi notare ed essere aiutato ,uno scenario apocalittico si presentava ai nostri occhi .
Il fango diventava forza della natura e non si arrestava, trascinava e travolgeva tutto ciò che gli impediva il libero accesso verso mare.
Mai visto niente di così catastrofico.
Ma quelle scene e la tragedia vissuta dalla gente di Bastione, invece di unire le forze politiche della città che per eventi del genere è opportuno unirsi, compattarsi mettere da parte magliette,colori e appartenenze e creare un tutt'uno con la gente, non si è verificato ,a causa di pochi che volevano speculare davanti alla tragedia lasciata dalla natura in virtù di qualche vantaggio politico – elettorale, non ha fatto altro che dividere .
Cominciamo a leggere sui web e ad ascoltare il balletto delle dichiarazioni inopportune di alcuni, che vanno alla ricerca di possibili responsabili per ciò che è successo e per ciò che non si è fatto fino ad oggi, indebitamente sostituendosi alla Magistratura unica Istituzione dello Stato a cui compete il ruolo.
Il Politico,l’amministratore pubblico devono fare altro,affrontare il problema e portarlo a soluzione,oggi purtroppo tutto ciò non accade, stiamo attraversando una brutta stagione della politica con troppi personalismi e troppi individualismi.
In un recente passato non si demandava alle proprie responsabilità,si affrontavano i problemi con sapienza e determinazione, si interveniva con vigore, si rilasciavano dichiarazioni equilibrate affinchè tutti si sentissero parte , coinvolti in un progetto di solidarietà , ognuno con le proprie capacità mettendo a disposizione la propria esperienza a dare soluzioni.
Non si cercava il punto per dividere ma si privilegiavano quelli che univano per portare e rendere più efficace e incisivo l’aiuto da portare.
Purtroppo questa nostra Sicilia, oggi, ha una classe dirigente e di governo che non riesce a spendere le risorse comunitarie,rimandando indietro al governo di Roma preziose risorse finanziarie.
In questi anni, le amministrazioni locali hanno sperato molto nel potere sostitutivo del Commissario dello Stato per gli interventi e per la mitigazione e il dissesto idrogeologico del territorio siciliano.
La struttura commissariale dello stato presso la regione è presente dal 2011 .
Il problema dell’ esondazione dei torrenti in provincia di Messina è antico ,ci ricordiamo dei morti di Messina dei primi anni 2000 a quelli del 2009 con i vari disastri del territorio e dell’ambiente determinati nel 2008-2009-2011 e ai più recenti di Lipari e oggi della nostra città.
Un problema trattato con superficialità,nonostante le richieste.
L'assessore Regionale al Territorio Croce ieri anche Commissario dello Stato per il dissesto idrogeologico è un Messinese ,la gente del nostro territorio punta molto sul suo interessamento e lo chiama alle sue responsabilità politiche e di governo.
Credo che non ci sia più tempo per cercare responsabilità pregresse, bisogna recuperare il tempo perduto, bisogna recuperare ciò che non si è fatto o non si è potuto fare durante la sua gestione commissariale per la nostra provincia.
La nostra Deputazione tutta deve allontanare egoismi personali e di partito e per l’interesse collettivo unirsi e chiedere al governo di Roma leggi obbiettivo per il risanamento e la messa insicurezza della nostra terra, per intervenire liberandosi da lacci e lacciuoli dei vincoli gravanti sul territorio.
Abbiamo visto e sperimentato che il Governatore Crocetta non è nelle condizioni di farlo, ma tutta la deputazione lo può fare ,i rappresentanti della gente di Sicilia lo possono richiedere,il parlamento Siciliano può chiedere a norma dello statuto ciò. Uniti si raggiungono gli obbiettivi,!
Bisogna superare competenze varie e mettere la gente nelle condizioni di svegliarsi al mattino per guardare la propria famiglia e il sole che ti illumina.
Il dissesto idrogeologico la pulizia e messa in sicurezza dei torrenti in Sicilia devono essere risolti, basta morti! basta distruzioni!
Tutto ciò, deve essere un imperativo categorico dell’assessore Croce distinguendosi da Crocetta e dai suoi sodali.
In questo Comune nei nostri uffici, decine di conferenze di servizio sono state fatte a cominciare dai primi dissesti idrogeologici della via manica dal 2008/2009/2011 a seguire ed ancora oggi.
E gli interventi realizzati sono stati tutti portati a termine a carico del bilancio comunale ,quindi dei Milazzesi.
Fiumi di parole scritti da vari Enti competenti ,dal Genio Civile alla Provincia, dall'Assessorato al Territorio all'Arpa,alla Protezione Civile Provinciale e Regionale e così via,ma ad oggi un centesimo di quanto richiesto negli anni e di ciò che è stato subito dalla gente non si è visto.
Danni incalcolabili alle strutture pubbliche, e al patrimonio comunale, ai privati, agli imprenditori del florovivaismo, agli agricoltori ai quali ad oggi non è stato riconosciuto nulla solo chiacchiere e promesse.
Ricordo ancora le proteste sollevate dal nostro Municipio al governo Prodi, quando nel 2007 con un atto improvvido dell'allora ministro dell'ambiente e territorio Pecoraro Scanio ,ritirava dal registro della Corte dei Conti Sez. di Roma, il decreto di finanziamento Ministeriale che riconosceva al Comune di Milazzo 3.900.000,00 euro per la messa in sicurezza del costone roccioso della manica e del Castello e 5.000.000,00 euro per le Saie che attraversano la città di Barcellona.
Questo sciagurato provvedimento ha fatto si, che ancora oggi non sì è potuto mettere in sicurezza il costone della manica, causando problemi al territorio e alla gente del capo, così come a seguito dell'esondazione dei torrenti che attraversano Barcellona nel 2011 le saie hanno allagato la città.
Diciamo ancora grazie a questi Signori!
Ciò che dico è tutto riscontrabile presso gli uffici.
Un governo Regionale che blatera e non esegue, che non concretizza, ed è notizia di oggi che dopo quasi sette anni si ricorda di cominciare gli interventi per mettere in sicurezza il territorio a Giampilieri, che conta i suoi 39 morti.
Noi siamo stati fino ad ora più fortunati,ma fino a quando?
Ecco cos’è la Regione di questi tempi il nulla,il vuoto!
Oggi è opportuno parlare solo delle cose che si possono subito fare e risolvere i problemi, non diamo spazio a prese di posizioni e a dichiarazioni avventate, non inauguriamo la stagione del tutti contro sulla tragedia consumata!