MARINE LE PEN: LE RAGIONI DEL SUCCESSO
La vera vincitrice delle elezioni francesi è senza alcun dubbio Marine Le Pen!
Certamente ha goduto di una sospensione del linciaggio mediatico, la sinistra ha temporaneamente smesso di accanirsi contro di lei per essere figlia di tanto padre, uno che aderì a Vichy, ora, visto che rubava voti a Sarkò, l'hanno graziata.
Ma ci sono ragioni più importanti che hanno conquistato soprattutto i giovani, dove Marine ha saputo scavalcare la sinistra, strappandole la leadership: adesso è il suo Front National il primo partito negli under 30.
Come ha fatto?
Intanto ha rubato uno slogan del '68: "Ce n'est qu'un début, continuons le combat"', non è che l'inizio, continueremo a combattere! E questo già delinea una politica che vuole staccarsi dalle vecchie divisioni, abbandonare gli antichi orpelli che soffocavano il partito fondato dal padre.
Ma la sua è innanzitutto una battaglia per la Sovranità Nazionale contro i vari fiscal compact, ESM e marchingegni vari, la Le Pen coraggiosamente afferma che l'Europa per sopravvivere deve voltare pagina e tornare alle monete nazionali e si batte per riscrivere tutti gli accordi con l'Unione Europea! Il suo programma prevede che si tenga l'euro come moneta comune, ma che l'UE autorizzi ogni Paese a ripristinare la propria vecchia moneta.
Il tanto "credibile" Governo Monti viene bollato dalla Le Pen come un colpo di Stato per mettere al Governo un "impiegato della Goldman Sachs, banca d'affari che, per attuare i suoi piani, ha piazzato suoi uomini in Italia, Grecia e BCE".
Parla di tornare all'economia reale, abbandonando quella nefasta new economy, impedendo che la finanza "decida i destini dell'umanità".
La Le Pen ha lanciato un nuovo modello culturale, parla di ecologia, sostiene "l'autarchia dei grandi spazi" e l'"economia in cerchi concentrici", bollando come "eresia ecologica consumare prodotti coltivati a 20mila km di distanza e riciclare i rifiuti migliaia di chilometri più avanti". Per i trasporti commerciali sostiene il ferroutage, ossia su rotaie.
Bellissima la politica sull'Immigrazione che si riassume in: Il Francese prima! Parole sante, esportabili in Italia, frutto di buon senso!
Sulla Cittadinanza entra nell'Olimpo dei miti: la cittadinanza è indivisibile dalla Nazionalità e si poggia sull'eguaglianza di tutte le persone di fronte alla legge; la legge dovrebbe ostacolare un trattamento preferenziale in base all'appartenenza di una categoria sociale, etnica o religiosa, per questo è contro l'abrogazione della affirmative action, strumento politico che mira a ristabilire e promuovere principi di equità razziale, etnica, di genere, sessuale e sociale, mentre sostiene la restaurazione di una "meritrocrazia repubblicana".
Per questo afferma che "la nazionalità è ereditata o meritata", se uno straniero non rispetta la legge in Francia dovrebbe essere privato della nazionalità francese e qualunque straniero che commetta reati in Francia deve essere rimandato nel suo paese d'origine.
Altro che ius soli e politica d'accoglienza alla Fini-Napolitano-Riccardi!
Brava la Le Pen! Impariamo da lei e vediamo di orientare anche il centro-destra italiano su questo programma, inutile pensare ad alleanze con questo o quello, altro che nuovi partiti, ci vogliono IDEE e la Le Pen ce l'ha, in Italia mancano e poi non meravigliamoci se avremo per premier un Bersani o chi per lui e per Presidente della Repubblica un Prodi!
M. Rizzi