lunedì 19 marzo 2012

La Consulta Giovanile contro la chiusura del Trifiletti!

Primo firmatario Giorgio Italiano di Casaggì Milazzo.
La politica della coerenza e concretezza! 
Avanti così! 


La Consulta Comunale Giovanile , dopo la riunione del 16 Marzo, decide di schierarsi ufficialmente dalla parte della Cultura, una cultura che, a Milazzo, ormai stenta a sopravvivere. In seguito alla chiusura del Teatro Trifiletti, la Consulta ritiene necessario spendere qualche parola sull’ inaccettabile realtà che i giovani e i teatranti sono costretti ad ammettere.


La Consulta trova le ragioni di questo gesto estremo e inaudito nell’incapacità amministrativa, tecnica, economica e relazionale a cui è stata affidata la gestione del teatro.

I fatti dicono questo: disposta una determinata quantità di fondi da utilizzare per garantire le norme di sicurezza anti-incendio e la copertura elettrica e, quindi, una decente conclusione della stagione teatrale nel mese di maggio con una media di 3-4 spettacoli mensili (prova il fatto che il calendario degli spettacoli in programma chiudeva proprio nella data del 25 del suddetto mese), probabilmente per una visione egocentrica della direzione teatrale o per il subentrare di vari interessi personali, si è dato il via allo sperpero di tutto l’ammontare dei fondi nel solo mese di Dicembre, programmando in un calendario di 31 giorni ben 21 spettacoli.

Come se non bastasse, molti di questi violavano tutte le norme di sicurezza e controllo, essendo spesso destinati ad un pubblico due volte superiore a quello previsto dalla capienza del teatro.

Ne pagano le spese le compagnie teatrali milazzesi le quali, vedendosi cancellati tutti gli spettacoli, hanno dovuto rimborsare totalmente gli spettatori dei biglietti già venduti.

Era stata annunciata mesi orsono l’imminente nascita di una fantomatica fondazione che avrebbe dovuto gestire il Teatro. Constatiamo con amarezza che le parole giunte alle nostre orecchie erano prive di fondamento e verità, alla luce dell’odierno fallimento.

E’ il disagio giovanile che la Consulta vuole portare alla visione della cittadinanza: oggi, Milazzo e i giovani si ritrovano senza uno spazio vitale, l’arte e la cultura sono state bandite.

La Consulta Comunale Giovanile resta dalla parte della cultura, un diritto imprescindibile, in mancanza del quale viene meno lo spirito di una città intera. Il popolo milazzese non merita una simile condanna, ama l’arte e la cultura, non cede all’imbarbarimento.

Quest’opera è stata voluta e costruita da un imprenditore privato venuto da lontano che, circa un secolo addietro, amando Milazzo, ha voluto dotarla di una struttura che l’ha portata all’avanguardia fra le città del sud e del nord Italia.

Se questo è stato possibile un secolo fa, riteniamo che lo sia anche adesso.

Milazzo non ha più un teatro, i milazzesi sono stati brutalmente ed ingiustamente privati di una loro componente essenziale, la Cultura. La Consulta Comunale Giovanile si affianca alla

Compagnia Teatrale "Borgo Artico" coordinata da Enzo Paci e a tutte quelle associazioni e gruppi che, quotidianamente e a titolo gratuito, si spendono per la crescita sociale e culturale della città.

La Consulta, in quanto sintesi dei giovani mamertini, non può esimersi dal sostenere la protesta collettiva contro la classe dirigente colpevole di questa esasperazione politica e della cattiva gestione che ha ucciso l’arte del fare teatro.

"Un popolo senza teatro è un popolo morto" diceva Federico Garcia Lorca: la Consulta invita, dunque, l’Assessore competente, Stefania Scolaro, a rimeditare il proprio operare nell’utilizzazione del teatro.

La consulta giovanile

Come approvato nella riunione del 16 Marzo 2012