Aldilà
della provocazione, fortunatamente ogni
sport a Milazzo vive di un seguito numeroso.
Ma di
questo passo, potremmo vedere qualche società sportiva impossibilitata a
sostenere ulteriori campionati, dilettantistici o professionistici che siano.
Queste righe non vogliono allarmare inutilmente, ma vogliono semplicemente
informare dando spazio a chi non è stato ascoltato o ancor peggio ha ricevuto
promesse e nient’altro.
Le
ultime tasse comunali non danno libertà alle società di poter investire sui
loro vivai giovanili.
Se una
società sportiva volesse utilizzare il
manto erboso del Grotta Polifemo dovrebbe pagare 40 euro più 7 euro per ogni
atleta. Nonostante ciò,la manutenzione del manto erboso dovrà essere gestita
dalle società che usufruiscono dello stadio.
Tutti
gli altri campi da gioco, invece, avranno una tassa fissa di 3 euro per atleta
e di 25 euro per società. E qui sorge spontanea una domanda. Come si può
chiedere la seguente tassa se fino ad oggi quasi tutte le spese dei servizi
(persino il custode) sono sempre state a carico delle società? Come può
un’amministrazione che nemmeno garantisce l’illuminazione pubblica determinare
una simile richiesta?
Le
Aquile del Tirreno è la squadra di rugby di Barcellona/Milazzo, primo in
classifica indiscusso nel campionato di serie C che si appresta ad affrontare
la finale per fare il salto di categoria. Nel mese di Novembre ai ragazzi è
stato negato il normale svolgimento dell’allenamento e dopo l’invasione
pacifica di una delegazione della squadra seniores, del settore giovanile e del
minirugby all’interno di una seduta del Consiglio comunale, nella quale
chiedevano la completa gestione del “Fussazzu”, venivano rimbalzati con
promesse non ancora mantenute. Il campionato continua e di conseguenza le spese costringono la squadra ad
autofinanziarsi, creando uno spazio all’interno della struttura per far accomodare
i sempre più numerosi spettatori (la tribuna è inagibile).
Situazione
paradossale la vive la pallavolo
milazzese, un tempo punta di diamante dello sport cittadino. Per usufruire del
Palasport si dovrà pagare 7 euro per ogni atleta e 40 euro da parte della
società. Ma oltre il danno, anche la beffa. Al palasport non è stata concessa
l’agibilità e quindi ogni partita si svolge senza pubblico. Un tempo gli spalti
del PalaTukery erano gremiti per assistere alle imprese della C.S.I. del
professor Pippo Maio e adesso nessuno può più seguire le gare.
La gente
nonostante questo non ha intenzione di mollare.In questi giorni si è costituito
un comitato cittadino spontaneo, che già da subito si è mobilitato per
raccogliere più firme possibili tentando di tener in vita lo sport agonistico.
Sperando che l’amministrazione
comunale non rimanga indifferente,ancora una volta,d’innanzi la passione della
cittadinanza e la voglia di riscatto degli sportivi milazzesi.
dal primo numero di InformAzione