lunedì 22 aprile 2013

MILAZZO:Gli sport senza spettatori



Aldilà della provocazione, fortunatamente  ogni sport a Milazzo vive di un seguito numeroso.

Ma di questo passo, potremmo vedere qualche società sportiva impossibilitata a sostenere ulteriori campionati, dilettantistici o professionistici che siano. Queste righe non vogliono allarmare inutilmente, ma vogliono semplicemente informare dando spazio a chi non è stato ascoltato o ancor peggio ha ricevuto promesse e nient’altro.
Le ultime tasse comunali non danno libertà alle società di poter investire sui loro vivai giovanili.

Se una società sportiva volesse  utilizzare il manto erboso del Grotta Polifemo dovrebbe pagare 40 euro più 7 euro per ogni atleta. Nonostante ciò,la manutenzione del manto erboso dovrà essere gestita dalle società che usufruiscono dello stadio.
Tutti gli altri campi da gioco, invece, avranno una tassa fissa di 3 euro per atleta e di 25 euro per società. E qui sorge spontanea una domanda. Come si può chiedere la seguente tassa se fino ad oggi quasi tutte le spese dei servizi (persino il custode) sono sempre state a carico delle società? Come può un’amministrazione che nemmeno garantisce l’illuminazione pubblica determinare una simile richiesta?

Le Aquile del Tirreno è la squadra di rugby di Barcellona/Milazzo, primo in classifica indiscusso nel campionato di serie C che si appresta ad affrontare la finale per fare il salto di categoria. Nel mese di Novembre ai ragazzi è stato negato il normale svolgimento dell’allenamento e dopo l’invasione pacifica di una delegazione della squadra seniores, del settore giovanile e del minirugby all’interno di una seduta del Consiglio comunale, nella quale chiedevano la completa gestione del “Fussazzu”, venivano rimbalzati con promesse non ancora mantenute. Il campionato continua e di conseguenza le spese costringono la squadra ad autofinanziarsi, creando uno spazio all’interno della struttura per far accomodare i sempre più numerosi spettatori (la tribuna è inagibile).

Situazione paradossale la  vive la pallavolo milazzese, un tempo punta di diamante dello sport cittadino. Per usufruire del Palasport si dovrà pagare 7 euro per ogni atleta e 40 euro da parte della società. Ma oltre il danno, anche la beffa. Al palasport non è stata concessa l’agibilità e quindi ogni partita si svolge senza pubblico. Un tempo gli spalti del PalaTukery erano gremiti per assistere alle imprese della C.S.I. del professor Pippo Maio e adesso nessuno può più seguire le gare.

La gente nonostante questo non ha intenzione di mollare.In questi giorni si è costituito un comitato cittadino spontaneo, che già da subito si è mobilitato per raccogliere più firme possibili tentando di tener in vita lo sport agonistico.
Sperando che l’amministrazione comunale non rimanga indifferente,ancora una volta,d’innanzi la passione della cittadinanza e la voglia di riscatto degli sportivi milazzesi.
dal primo numero di InformAzione