venerdì 4 maggio 2012

RACCOLTA FIRME CONTRO EQUITALIA




il prossimo fine settimana scenderemo in piazza con una raccolta firme contro equitalia,insieme ai ragazzi di "ennevipì" e Casapound.gridiamo insieme il nostro "NO" ALL'USURA DI STATO,"NO" ALL'USURA LEGALIZZATA.
il giorno della raccolta firme verrà comunicato al più presto,attendiamo (ci siamo abituati) il placet delle forze dell'ordine e del comune.In ogni caso la raccolta firme si terrà  il prossimo fine settimana (12-13/05)


Equitalia in 4 anni ha raddoppiato gli incassi.

L’ 80% di tali incassi proviene da lavoratori dipendenti, pensionati, piccoli e piccolissimi imprenditori e liberi professionisti. Persone con le quali Equitalia cerca di far cassa in tutti i modi, arrivando a iscrivere ipoteche sulle abitazioni dei morosi anche per crediti di importo bassissimo, nonostante la legge 73/2010 esplicitamente lo vieti per cifre inferiori agli 8.000 euro.
Alle imprese Equitalia pignora anche beni strumentali e crediti per debiti non pagati. E allora viene da chiedersi: come pensa di riscuotere, ad esempio, da un’impresa edile dopo aver spedito l’ufficiale giudi-ziario a pignorare le ruspe, i camion o le betoniere? Con cosa lavorerà poi l’imprenditore e come farà a ripagare il debito una volta che gli hanno tolto gli strumenti di lavoro?
A ciò si aggiungano anche altri due aspetti che rasentano il grottesco: anziché il tasso di interesse legale, Equitalia applica il tasso medio applicato dalle banche sui prestiti (molto più alto), con la conseguenza che se concede un pagamento rateale del debito gli interessi saranno pesantissimi.
Inoltre Equitalia preferisce vessare chi magari ha poco da pagare ma ha qualche bene da farsi pignorare, piuttosto che i veri delinquenti, titolari di fatto di imprese, proprietà immobiliari, barche, aerei, auto di lusso, furbescamente intestati a prestanome, familiari o a società di capitali italiane ed estere.
C’è poi anche un serio rischio futuro: è stata concessa ad Equitalia la possibilità di effettuare indagini finanziarie, così da sapere se il debitore ha conti correnti, libretti di risparmio, conti titoli e così via.
E’ una follia, anche perché c’è il pericolo concreto che Equitalia arrivi a pignorare direttamente i conti correnti senza avvertire il contribuente, così come fa l’Internal Revenue Service (IRS) americano.
In tal modo un debitore rischia di vedersi svuotare il conto alla vigilia del pagamento semestrale della rata del mutuo, e se non sarà Equitalia sarà la banca a pignorargli la casa!

COSA VUOLE LA NOSTRA PROPOSTA DI LEGGE?
  • Impedire ad Equitalia di iscrivere ipoteche su immobili destinati ad abitazione principale per crediti inferiori ad almeno il 30% del valore dell’immobile stesso.
  • Impedire il pignoramento di beni strumentali dell’impresa e di una percentuale di credito superiore al 20% del totale iscritto in bilancio;
  • Obbligare Equitalia ad applicare il tasso di interesse legale nella rateazioni dei crediti;
  • Revocare ad Equitalia la possibilità di condurre indagini finanziarie;
  • Diminuire la percentuale pagata ad Equitalia sui piccoli crediti riscossi e raddoppiare quella sui grandi crediti (ad esempio superiori al milione di euro) per incentivare ulteriormente l’ente di riscossione a perseguire i grandi evasori.