domenica 27 maggio 2012

Le "Ideologie" crollano... Ma, gli affari restano e si moltiplicano!


In un'era così meschina come la nostra, è risaputo che l'essere umano abbia il desiderio di aggrapparsi a teorie e dottrine. Allora, perchè non prendere in prestito la chiave di lettura materialista, così brutale come quella della lotta di classe? Essa, il cardine su cui poggia il Socialismo, così come venne illustrata, si risolve in borghesi contro proletari, padroni contro operai, capitalisti contro lavoratori... Questa facilitazione, da molti elogiata, da altri addirittura negata e, da altri ancora creduta superata, era comprensibile, effimera, suggestiva, ma imprecisa. Se da un lato teneva conto del costante conflitto di interessi tra capitale e lavoro, dall'altro non aveva ben messo in luce un terzo elemento, quello della finanza o del super-capitale. Marx ed Engels, se ne avvidero. Ma la logica binaria, duale, essendo agevole ed affabile, era di conseguenza demagogicamente efficace. In modo secco e deciso, il marxismo tese a minimizzare le differenze tra speculatori e capitalisti. Uno degli effeti di questa criptica interpretazione fu la complicità, quasi naturale, tra i partiti marxisti ed i principali centri finanziari. Una complicità che ci potrebbe spiegare oltre un secolo di storia. Simultaneamente, i socialcomunisti e la finanza, per creare il loro Impero, aggredirono le industrie ed il libero mercato, mirando così a combattere ogni logica di Stato e Nazione. La finanza internazionale ed il credo comunista si ritrovarono in un saldo abbraccio. Se il capitalismo si fonda sullo sfruttamento del lavoro, la finanza (che è speculazione pura) si disinteressa del lavoro.

 Se il capitalismo sfrutta, la finanza impoverisce, rapina e specula. In molti, infatti, credono che la finanza stia sbagliando, poichè crea masse di affamati. Ma, in realtà, segue solo i suoi interessi ed il dio denaro. Bisogna stare molto cauti di fronte al pericoloso capitalismo rosso. E' la medesima logica per la quale si crede che gli americani in Afghanistan abbiamo fallito, ma non è così. Semplicemente, molti non hanno capito i veri interessi che aveva lì la Superpotenza... Il triumvirato NATO - ONU - U$A, con la sua finta pace,CERCAVA: destabilizzazione, base nella Via della Seta, posizionamento presso l'Heartland e controllo del papavero da oppio. Inoltre, spesso la gente non capisce, che la finanza può permettersi, anzi spesso vuol permettersi, un'altissima percentuale di disoccupati e di senza tetto. Di drogati. E di morti di fame. Un vero e proprio processo di omologazione culturale. Questo andamento è facilitato ulteriormente dal bombardamento mediatico attuato dai maggiori mezzi di comunicazione, che mirano, nella maggiorparte dei casi, a travisare la realtà.

 Oggi, se i comunisti subbiscono l'immancabile crisi dei manovrati, la finanza celebra il suo trionfo su POPOLI, NAZIONI, STATI e CAPITALI. E quasi tutte le componenti finanziarie si riconoscono complici in questo parassitismo verso la plebe, quindi, i poteri forti, per cessare periodicamente i malumori delle masse le "ubriacano". Danno al popolo, utilizzando una locuzione in lingua latina, panem et circenses (sussidi di disoccupazione, prestiti a lungo termine, - per essere più attuali - sky tv, ecc. ecc.). Le più grandi famiglie finanziarie, ebraiche o protestanti, funzionano così, ma lo stesso metodo vale anche per la finanza araba, prendiamo ad esempio waabita, che è ricca grazie allo sfruttamento del petrolio ed alle speculazioni borsistiche continue. Soltanto comprendendo questa realtà "antidemocratica", possiamo far qualcosa per il futuro... Però, senza negazione di libertà, di giustizia e di partecipazione che, per natura e vocazione, abbraccia questa pseudo-democrazia!

"Se un comunista è colui che legge Marx ed Engels, un anti-comunista è colui che capisce Marx ed Engels."


 Anthony La Malfa