Pietrangelo Buttafuoco, giornalista e scrittore che dalle pagine de Il Sole 24 Ore ha lanciato un pesante j'accuse nei confronti del presidente della Regione, chiedendo il commissariamento della Sicilia, affonda la lama. Non risparmia parole dure, critiche al governo ma anche ai siciliani.
PERCHÉ COMMISSARIARE LA REGIONE?
«Perché qualsiasi altra soluzione sarebbe nefasta. A parte il fatto che questi parlamentari non si dimetterebbero mai, la soluzione elettorale sarebbe inutile: chi arriverà dopo non sarà meglio perché la qualità del ceto politico è mediocre. Crocetta però è il peggiore, ed è il peggiore perché vanta il credito di essere di sinistra. Se i suoi predecessori avessero fatto lo stesso, sarebbero arrivati i marines».
QUAL È L'ERRORE PIÙ GRANDE CHE RIMPROVERA AL PRESIDENTE CROCETTA?
«Quello di non governare, continua a fare proclami ma non governa. Qui c'è da governare, da risolvere l'emergenza. Va bene che lui sia un eroe antimafia, ma intanto tutto precipita. La sua dannazione è stata la pubblicità, invece di governare continua a cercare taccuini e telecamere. Se altri si fossero comportati così, ci sarebbe stato un movimento d'opinione».
E PERCHÉ INVECE, SECONDO LEI, LA SICILIA STA ZITTA?
«Perché i siciliani lo vedono famoso, sembra loro che sia l'Isola dei Famosi. Colpa di una arretratezza culturale e del fatto che oggi Crocetta non ha un antagonista. Per questo ci vuole il commissariamento».
NON C'È IL RISCHIO DI UNA DERIVA ANTIDEMOCRATICA?
«E qual è la novità? A Roma da quando si preoccupano di essere legittimati? Abbiamo assistito a Monti, Letta, Renzi...»
QUALI SONO LE SOLUZIONI?
«Se ne deve andare lui e si deve togliere l’autonomia alla Sicilia, in cui la mafia naviga. Ammetto di avere subìto il fascino dell’autonomia, ma il mio autonomismo è finito quando mi sono accorto che la Sicilia non era l’Irlanda di Bobby Sands. Questo è uno stato di emergenza e la politologia lo prevede».
NON CREDE PERÒ CHE IN QUESTA SITUAZIONE CI SIA UNA RESPONSABILITÀ POLITICA DEL PD?
«Del Pd ma anche di tutti noi che ci chiamiamo siciliani. E non è necessaria la rivoluzione, basterebbe la manutenzione».
E LA RIVOLUZIONE DI CROCETTA?
«C’è una continuità fra Crocetta e Lombardo, una continuità di strutture e personaggi che mantiene. Quando arriverà un risultato di governo, c’addumamu na cannila o santu».
LEI DICE CHE CROCETTA SIA IL PEGGIORE MA I SUOI PREDECESSORI SONO STATI ENTRAMBI CONDANNATI PER MAFIA...
«Ho trovato disgustoso scaricare buttare le colpe su Cuffaro che sta pagando per tutti, non si butta la croce addosso ad un uomo che sta scontando una pena. Lui non sa risolvere i problemi e criminalizza, criminalizza i problemi e il dibattito. Io invece rivendico la mia libertà intellettuale».
di Stefania Giuffrè (giornaledisicilia.it)