lunedì 27 agosto 2012

Con Nello Musumeci PRESIDENTE DEI SICILIANI!


Non ci sono stati colpi di coda. Solo colpi di testa. Deposto il re la terra degli angioini degli Aragonesi e dei Borboni pensa già al prossimo capitano. 
La mela marcia democristiana(con quella punta di sinistra e di franchi tiratori che non guasta mai) arrivato al quinto rimpasto,che sa di quinto matrimonio maledetto,si fa da parte tra le inchieste e le polemiche. 

Sicilia ultima regione d'Italia,ma la regione col più grande desiderio di riscatto. La sfida parte dal "grande sud" di miccichè. Restiamo uniti, raccogliamo i pezzi, puntiamo sul migliore. Il più pulito. Nello Musumeci non è solo il candidato del centrodestra ma è soprattutto l'arteficie del buon governo del palazzo dei vicerè. 

Su di lui nessuno scandalo, solo riconoscimenti. Dopo le liti e le incomprensioni con il coach di Arcore adesso è lui che viene messo in campo, dalla panchina di roma alla sedia piu alta dell'attacco. Contro "Crocetta" e contro tutti. La testa di ponte va conquistata e ci voleva un uomo amato da tutti, con carattere e una storia alle spalle. Perche e l'uomo giusto, un camerata intellegibile. E' l'asta del cambiamento. La fiducia adesso è solo per lui, per noi tutti. Nello ringrazia va avanti e fa sapere che non ci saranno rinviati a giudizio nelle sue liste.

 Sembra scontato ma non lo è. Non di questi tempi. Non con questi ritmi. Gli ultimi due governatori sono stati blindati dalle coalizioni di centro destra e sono finiti entrambi nei registri della giustizia tra le pagine della cronaca. I siciliani ringraziano. Ma il malaffare democristiano è ai titoli di coda. Il sequel è diverso. I protagonisti anche, le comparse forse. Il si arriva da tutti, angelino soprattutto. 

La destra va rifatta, reincollata dopo gli aborti di queste legislature partitocratici. La libertà non è un frutto che cresce tutte le stagioni. I siciliani l'hanno capito. Musumeci puo e deve essere la sfida del futuro, la destra quella vera, colga la palla al balzo. 

Si scatenino gli eserciti, noi faremo la nostra parte. 

Casaggì Milazzo