Sono bastati quasi due anni di amministrazione per dichiarare il fallimento politico di un progetto inventato per l’occasione.
Per due anni al palazzo, solo un unico ritornello che ha mortificato chiunque avesse fornito servizi ‘’non ci sono soldi’’.
Una Milazzo che oggi sembra aver perduto ogni ambizione.
Una Milazzo che non ha più come riferimento il Comune.
La sfiducia e l’incertezza è l’unica compagna dei tanti dipendenti comunali che oggi quest’amministrazione sta mettendo a serio rischio di perdere il posto di lavoro.
L'incapacità gestionale dell'amministrazione comunale,capeggiata da Carmelo schett...ops..Pino,e dai suoi marinai(MPA,PD,FLI,SEL),si è manifestata pochi giorni dopo l'insediamento,con un aumentato spropositato delle tasse ,e la diminuzione dei servizi,tartassando le famiglie e i pensionati,mettendo in ginocchio i commercianti e gli operatori turistici costretti a fare i salti mortali per andare avanti.
Solo multe, verbali, l’offensiva sul suolo pubblico in piena estate.
Ma il Comune solo questo deve fare? Quale progetti deve portare avanti per migliorare questa città?
Un buon amministratore deve mettere in essere tutte le proprie capacità politiche e amministrative per sopperire alle difficoltà finanziarie ed economiche.
Con quale coraggio in un periodo di crisi così forte si potrà consentire che dei commissari liquidatori paghino appena il 40 % del dovuto?cosa dirà ai titolari di una ditta ha fatto ricorso alla anticipazione bancaria?
Così facendo il fallimento delle imprese sarebbe la sola conseguenza.
Si può consentire che tutte le tasse aumentino al massimo applicabile,mettere in mobilità oltre 120 dipendenti comunali?togliere la speranza di un lavoro definitivo ai tanti padri e madri di famiglia che oggi sono nelle cooperative? e i parcheggiatori?
Le soluzioni vi sono con una politica mirata a costruire e non a distruggere come:valorizzare il patrimonio comunale con il cambio di destinazione e metterlo sul mercato,imporre alla SERIT il recupero di 28.000.000,00euro di crediti;utilizzare i mutui per il pagamento dei debiti fuori bilancio; fare accordi di programma con i creditori insomma trovare tutte quelle soluzioni che servono a non dichiarare il fallimento, come tenta il titolare della propria azienda.
Ci vuole responsabilità nella gestione della cosa pubblica e amore per trovare le soluzioni.
La politica deve fare la propria parte,i partiti devono esercitare il proprio ruolo e non lo possono delegare ad un solo soggetto.
Il futuro della città non è del Sindaco, è dei Milazzesi!