Da circa tre giorni sono cominciati gli scontri davanti al tribunale a Piazzale Clodio. A causarli è l’inizio del processo contro alcuni militanti di "Potere Operaio" per il rogo di Primavalle.
La mattina del 28 febbraio comincia come le precedenti, con scontri all’ingresso del tribunale e con la polizia che effettua più cariche per disperdere i dimostranti.
Mikaeli Mantakas, detto Mikis, si trova all’interno del tribunale per assistere al processo. Quando l’udienza viene rinviata, i militanti del Fuan presenti si organizzano per cercare di arrivare incolumi alla sezione più vicina, quella di Via Ottaviano.
Mantakas ed altri militanti si trovano all’interno della sezione quando alcuni estremisti di sinistra attaccano con molotov l’ingresso che da su Via Ottaviano. Una diecina di militanti dell’Msi decidono di uscire da un secondo ingresso che da su Piazza Risorgimento, per cercare di prendere alle spalle gli assalitori. Ma arrivati all’angolo con Via Ottaviano si trovano ad essere bersagliati da proiettili e bombe molotov. Uno di questi proiettili colpisce Mantakas alla testa.
I militanti che erano con lui lo raccolgono, tornano indietro e chiudono il portone. Nascondono Mantakas dentro un garage che si trova nell’atrio del palazzo, con lui rimarrà un ragazzo a vegliarlo. Mentre i camerati abbassano la saracinesca gli aggressori sfondano il portone, gli altri ragazzi fanno in tempo a correre e a rifugiarsi all’interno della sezione, dalla quale telefoneranno per chiedere soccorso. Gli aggressori ritornano verso il garage dove si trova in fin di vita Mantakas e lo crivellano di colpi, a salvare il ragazzo che veglia il corpo di Mantakas arrivano altri missini avvisati dai ragazzi che si trovavano nella sezione. Nell’atrio del palazzo cadrà ferito un altro missino: Fabio Rolli.
Per l’uccisione di Mikis verranno arrestati Alvaro Lojacono e Fabrizio Panzieri. Il primo nonostante sia stato riconosciuto da numerosi testimoni come l’esecutore materiale dell’omicidio, verrà assolto per mancanza di prove; il secondo verrà condannato a 9 anni e sei mesi per concorso morale.
Solamente nel 1981 con sentenza definitiva verranno entrambi condannati a 16 anni di carcere. Di Lojacono verrà accertato che nel 1978 fu parte attiva nel rapimento di Moro, prenderà parte ad altri delitti e si rifugierà in Svizzera (dopo la sentenza definitiva dell' 81) che non darà il permesso all'estradizione ma dove verrà processato per l'omicidio Tartaglione e condannato a 16 anni di carcere. Dal 1999 è un uomo libero. Per Mantakas lui non ha pagato il suo debito. Fabrizio Panzieri a seguito della condanna verrà incarerato, ma approfittando di un permesso premio si darà alla latitanza. Oggi è ancora latitante. Per Mantakas lui non ha pagato il suo debito.
Onore al martire europeo MIKIS MANTAKAS!
tratto dal Nucleo Identitario Sociale