Nel mese di Ottobre abbiamo intervistato Nuri Assi,un cittadino Siriano che vive e lavora alle porte di Milano.Nuri ha 43 anni è nato a Damasco,sposato,vive da 13 anni nel nostro paese.Come tutti guarda con apprensione l'evolversi della situazione siriana che,ad oggi, sembra essersi raffreddata agli occhi dei media italiani. L'intervista doveva essere pubblicata in esclusiva sul terzo numero del nostro giornalino ,"InformAzione", non ancora andato in stampa per motivi legati alla lentezza (???) burocratica che caratterizza questa città.
Da
mesi si parla della situazione siriana.dopo la caduta dei grandi del
medioriente,in molti sostengono che a breve finirà il potere di Assad.Lei
concorda con questa analisi?
Non
sarà così facile far cadere un governo come quello di Assad, visto che una bella
parte della popolazione è dalla sua parte, e tanti di quelli che avevano appoggiato
la rivoluzione iniziale si erano accorti che non è più una rivoluzione ma solo
un tipo di estremismo religioso,appoggiati dai regimi del golfo arabo, e da qualche stato occidentale in primis l'USA,ma si spera che riesca a
resistere, lo spero anche io.
Dalla
Siria arrivano notizie molto contraddittorie.si parla,ad esempio,di repressioni
ordinate da Assad,ma anche di spontanee manifestazioni pro Assad.Quanto c'è di
vero in tutto questo?cosa sta realmente accadendo?
La
verità è che all'inizio,tre anni fa, era nato un movimento popolare per apportare certi
cambiamenti a livello politico ed economico, ma dopo sono iniziate le infiltrazioni di Gihadisti, che fanno parte di al-Qaeda ed altre fazioni
religiosi tra i manifestanti che avevano iniziato con la lotta armata contro
obbiettivi governativi, basterebbe dire che tutte le piccole etnie sono dalla parte di Assad, ed altrettanto sunniti laici, poi che ci siano stati
degli errori da parte dell'esercito siriano penso che sia vero, ma ciò fa parte del gioco di forza e danni collaterali inevitabili..
Anche
se i media mistificano la notizia,i cosiddetti ribelli,al grido di libertà e
democrazia operano giornalmente esecuzioni e torture anche su donne e
bambini,ma chi sono questi ribelli e cosa vogliono?
I ribelli siriani sono i religiosi sunniti appoggiati
dal radicalismo islamico dell'Arabia Saudita ed altri paesi del golfo arabo, e
migliaia di armati islamisti che vengono da tutto il mondo combattendo in nome
di Dio, assomiglia in un certo senso alle crociate.I media occidentali stanno seguendo,come sempre,una politica di oscuramento della realtà, visto che
stanno dalla parte dei ribelli, per motivi politici.
Quali
sono le ragioni per cui l'Europa appoggia i ribelli?
L'occidente, nel caso siriano sta seguendo la
sua politica classica di far fuori tutti i governi anti Israele, e suoi
interessi politici contro i governi anti USA
Penso che sia impossibile, visto che gli ispettori
della nazione unite erano proprio a damasco nel giorno in cui sono state usate le armi chimiche,sembra proprio assurdo, analizzando il risultato, si
capisce che i ribelli avevano l'interesse di giustificare un certo intervento armato americano contro il governo siriano,quindi escludo automaticamente questi
ipotesi.
Come
pensa si evolverà la situazione?
Come andrà a finire si sa, visto che ci sono in mezzo delle
potenze internazionali, Russia,Cina Iran, Siria, da una parte ed USA ed
occidente dall'altra parte, comunque il governo siriano è solido, si spera
solo che la demagogia religiosa appoggiata da chi sappiamo non riesca a
distruggere il governo laico siriano.
Redazione InformAzione