sabato 7 dicembre 2013

Basta, è ora dell'alternativa al sistema


La sentenza della Corte costituzionale non è discutibile. È solo tardiva, perché ci hanno fatto votare così già tre volte

No, la sentenza della Corte costituzionale non è discutibile, come dice Renzi. È solo tardiva, perché ci hanno fatto votare così già tre volte. Mi annoia dirlo, ma da anni scrivevo che i Custodi della Costituzione, il Presidente della Repubblica e la Corte, non avrebbero dovuto avallare quella legge elettorale che toglie ai cittadini il diritto sancito dalla Costituzione di scegliersi i propri rappresentanti, per non dire del resto. La Corte ha atteso troppo e nel momento di peggior marasma delegittima governo, Parlamento e capo dello Stato. 

Mettetevi nei panni del cittadino: trova abusive le principali istituzioni della Repubblica, vede un conflitto senza precedenti tra potere giudiziario e gli altri due poteri, assiste da mesi inerme allo spettacolo di un Parlamento incapace di trovare la sintesi per una riforma elettorale. E intanto inaspriscono tasse e controlli, riceve continue minacce dall'agenzia delle entrate, Equitalia, più i guai della crisi. Se non passa alla lotta armata o alla fuga è solo per non inguaiarsi di più. 

A questo punto il clima è maturo per rilanciare uno slogan che risale alla mia adolescenza: alternativa al sistema. Sì, è necessaria. Perché altrimenti la conclusione inevitabile è la dittatura. Il colpo di Stato dei militari non s'usa più, la democrazia si replica per mancanza di dittatore (Longanesi), ma all'orizzonte c'è la troika e la fine della sovranità. Meglio l'alternativa al sistema: Repubblica presidenziale, svolta decisionista, rivoluzione e poi riforme radicali...

di Marcello Veneziani