Roma, 12 lug. (TMNews) - Con la morte oggi di un militare per l'esplosione di un ordigno piazzato lungo la strada nell'area di Bakwa, nella parte meridionale del settore ovest a comando italiano, sale a 40 il numero degli italiani morti dall'inizio della missione, nel 2004.
Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e il premier Silvio Berlusconi hanno espresso il loro cordoglio per la scomparsa del primo caporal maggiore dell'esercito Roberto Marchini. Il presidente Napolitano ha inoltre chiesto al capo di Stato maggiore della Difesa, il generale Biagio Abrate, di rendersi interprete presso le forze armate e l'esercito in particolare, dei suoi sentimenti di cordoglio. "Esprimiamo il nostro dolore per la perdita del caporal maggiore e siamo vicini alla sua famiglia. Rinnoviamo ancora ai militari italiani impegnati in tutte le missioni di pace la gratitudine del Paese", ha dichiarato il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Marchini era un militare dell'Ottavo reggimento Genio Folgore di stanza a Legnago. Aveva 28 anni ed era originario della provincia di Viterbo dove risieda la famiglia. Secondo le scarse informazioni finora pervenute, Marchini era impegnato in un'attività di ricognizione congiunta con personale afgano. Era appena sceso da un mezzo per bonificare la strada da cui sarebbe dovuto passare un convoglio. L'esplosione lo ha colto di sorpresa a circa tre chilometri a ovest della Forward Operating Base "Lavaredo" nel distretto di Bakwa, nella provincia di Farah, non lontano dal luogo in cui il 2 luglio scorso aveva perso la vota il caporal maggiore scelto Tuccillo.