Simone è cresciuto in una famiglia di destra, suo padre ha sempre votato MSI prima ed An poi ma non si è mai impegnato in politica attivamente, suo nonno, persona speciale, ha combattuto da volontario la guerra d’Abissinia ed ha poi aderito alla Repubblica Sociale Italiana, pagandone le conseguenze venendo internato a guerra finita nel campo di prigionia di Coltano ed epurato per un periodo dall’insegnamento.Il nonno è stato per Simone un esempio, un uomo coerente, buono, di un’intelligenza superiore, un uomo sempre pronto ad entusiasmarsi, mai nostalgico, aperto alle novità e desideroso che le Idee della destra, per troppi anni chiuse in un ghetto, rientrassero a pieno titolo nella scena politica nazionale, e rientrassero da protagoniste!Simone si avvicina alla politica al liceo impegnandosi nel Fronte della Gioventù, successivamente in università diventa presidente del Fuan per il suo ateneo. Partecipa alla nascita di Alleanza Nazionale e al rinnovamento dei gruppi giovanili aderendo con l’entusiasmo di sempre ad Azione Giovani. Fino a questo punto è una storia comune a tanti di noi..
Poi la svolta ed inizia un’avventura “particolare” .Nel 1998 Simone lascia l’Italia per un lungo viaggio. In paesi lontani, paesi dove non giunge nessuna notizia dalla Madrepatria.Nessuno sa più nulla di lui, improvvisamente sparisce, in sezione non lo si vede più.
Poi improvvisamente un giorno d’autunno di quest’anno torna nella sua città, va subito nella sua “vecchia” sede e…La bandiera del suo partito non c’è più, al suo posto trova un nuovo movimento, il Popolo della Libertà. Simone sale in sede, dubbioso, trova ad accoglierlo un ex dirigente giovanile di Forza Italia, che lo riconosce e lo guarda un po’ con sospetto, per le dispute che anni prima avevano avuto in università, ed un vecchio militante che Simone conosceva bene, un uomo che nella sua città fece la storia del Movimento Sociale. Che il progetto portato avanti da uomini lungimiranti come Tatarella di unire ed uniformare il centro destra non fosse un’utopia ma sia diventata una realtà? A prima vista sembrerebbe così, pensa Simone.A bruciapelo l’ex giovane forzista fa una strada domanda Simone, gli chiede, con una smorfia strana se è d’accordo con le posizioni di Fini.Domanda strana effettivamente in una ex sede di Alleanza Nazionale, ma Simone ricordandosi le tante battaglie fatte negli anni novanta non ha dubbi ed anche se non è mai stato un “innamorato” di Gianfranco Fini non ha che una risposta. Certo che condivide le battaglie politiche del presidente Fini.
SOGNI,IDEALI TRADITI..ALZIAMO LA TESTA...LOTTIAMO INSIEME